Chiesa
Matrice o Basilica della Madonna della Neve
Denominazione
del bene immobile |
Chiesa
Matrice o Basilica della Madonna della Neve |
Tipologia |
Chiesa |
Periodo
storico risalente |
Secolo XVI |
Destinazione
attuale |
Edificio
dedicato al culto - Basilica Pontificia Minore dal 2011 |
Località |
Via Margherita di Savoia, 73043 Copertino LE |
Rilevanza |
Storico/artistica |
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Coordinate
GPS |
N 40.273499, E 18. 0433027,16.22 |
Stato di
conservazione |
Ottimo |
Accessibilità
|
Interamente fruibile |
Orari di
apertura |
Tutti i giorni
- secondo orario Sante Messe: |
contatti |
Telefono 0832 947074 |
Descrizione |
Costruita nel
1088 sull’antica chiesa di San
Nicola, di rito greco - bizantino,
venne riedificata nel XIII secolo da Manfredi di Svevia, Principe di Taranto
e Conte di Copertino, che la elevò a basilica intitolandola a Sancta
Maria ad Nives, la Vergine
delle Nevi. La
struttura ha subito ampliamenti e rimaneggiamenti tra il XVI e il XVII
secolo. La
ricostruzione del 1235 è confermata dall’epigrafe sovrastante la lunetta del
portale principale. La facciata
principale somma in sé i diversi periodi di realizzazione, offrendo una complessa impaginazione architettonica, a cominciare dai due leoni in pietra, probabilmente appartenenti ad una precedente
redazione dell’edificio e dagli archetti pensili,
in corrispondenza del finestrone centrale, che risalgono ad un’epoca medievale. A partire
dal 1563 la chiesa fu arricchita delle navate laterali, mentre risale al 1580
l’abside pentagonale, realizzata dai neretini Tarantino e Francesco Maria de
lo Verde. La Chiesa fu ancora ristrutturata tra il 1707 e il 1710, quando fu riconsacrata
dal vescovo San Felice. Sull’architrave
della facciata è inciso il titolo del tempio: divae marie ad nives dicatum. Addentrandosi
nell’edificio immediata è la sensazione di grandiosità. La pianta è
a tre navate, con transetto sporgente e coro pentagonale. La
struttura è sostenuta da poderosi pilastri tardo-barocchi quadrangolari che
nel ‘700 inglobarono preesistenti colonne
romaniche. Alcune di esse sono state liberate dal rivestimento, insieme agli
originali capitelli figurati che richiamano alla mente quelli della Chiesa di
Santa Croce a Lecce. L’originaria
volta a capriate fu
ricoperta da un cielo appeso ornato da eleganti stucchi, così come le pareti
della navata maggiore. Nella
navata destra, nella prima campata, vi è la tela seicentesca dell’andata al Calvario. Seguono gli
altari di Sant’Anna, di Cristo coronato
di spine e del Crocefisso. Nel transetto si distingue l’altare in stucco dedicato alla Gloria di san
Giuseppe Desa del 1754, mentre sull’altro
lato – nel transetto sinistro – vi è l’altare di Santa Maria della Neve realizzato da Donato Chiarello intorno al
1630 contenente in un ovale l'immagine quattrocentesca della Madonna Nella zona
centrale è scolpito in due scene sovrapposte il miracolo della neve
all’Esquilino con la scritta ubi nix ibi ecclesia e,
accanto, il meraviglioso altare di San
Sebastiano. Seguono
altri due altari e la tavola raffigurante la Schiovazione dello Strafella. In fondo alla navata, verso l'uscita,
sono posizionati il monumento funebre di Tristano di Chiaromonte e
il fonte battesimale ligneo. Qui il 17 giugno 1603 fu
condotto Giuseppe Maria Desa, figlio di Felice
e Franceschina Panaca, per essere battezzato
dall'arciprete don Delfino Fulino. Suoi padrini
furono Carlo Clarello e Antonia Bizzarra. Uscendo dalla chiesa non si può fare a
meno di ammirare la porta bronzea del portale maggiore, nei cui rilievi si
legge la storia del tempio ad opera di R. Del Savio e G. Gianese
(1985). Un secondo accesso si apre sulla facciata
del lato destro, ed è definito “portale dei leoni” per la presenza di due leoni stilofori romanici. La possente torre campanaria è stata
realizzata tra il 1589 e il 1603 da maestranze neretine. Alta 35 metri, ha una base quadrata ed
è suddivisa in due ordini: il primo caratterizzato dalla semplicità
volumetrica, il secondo da una forte incidenza scultorea. |
Eventi
culturali/spettacolo associati |
Dal 3 al 5 Agosto si celebra una rievocazione storica in onore della
Madonna della Neve. Storia e leggenda si intrecciano
con il Corteo storico che rievoca la dedicazione, avvenuta intorno al 1425,
della chiesa della Madonna della Neve sita nel borgo antico e divenuta
parrocchia nello stesso anno. La città per un giorno si veste
di Medioevo e fa un salto indietro nel tempo. |